domenica 28 agosto 2011
sabato 27 agosto 2011
Chi mi conosce?...
Scorrono gli anni tra le mani aperte:
è lontana la bimba dalle lunghe trecce
che giocava a indiani e cow boys,
ma anche con le bambole, chiusa in camera.
Giornate di luce della mia infanzia,
altre giornate confuse della mia giovinezza:
il primo amore, così fragile e immenso,
altri amori, giornate buie, faticose
per riuscire a trovare un po' d'amore.
La maternità, i figli, vissuti correndo,
con alcune pause per imparare a conoscerci.
Una vita in salita, con spazi conquistati
un po' alla volta e poi la gioia
di essere giunti in cima alla salita.
Ma poi valanga di periodi difficili,
di vecchiaia, di malattia, e i miei piedi
che volavano per ospedali, per poi fermarsi,
a lungo, accanto a chi soffriva, a chi aveva bisogno di me.
Adesso il tempo sembra immobile,
ha spento emozioni, energia. I miei passi sono più lenti,
i miei occhi si guardano intorno cercando piccole cose
che aiutano a vivere.
Sono chiusa tra piccoli spazi, circondata da mura visibili e invisibili.
Ho bisogno di respirare spazi immensi per ritrovarmi,
avrei bisogno di qualcuno che mi capisse profondamente,
che conoscesse la mia vita davvero, ma credo non ci sia più nessuno
e temo di morire inutilmente, lasciando dietro di me
qualcuno che non ha ancora imparato a conoscermi.
è lontana la bimba dalle lunghe trecce
che giocava a indiani e cow boys,
ma anche con le bambole, chiusa in camera.
Giornate di luce della mia infanzia,
altre giornate confuse della mia giovinezza:
il primo amore, così fragile e immenso,
altri amori, giornate buie, faticose
per riuscire a trovare un po' d'amore.
La maternità, i figli, vissuti correndo,
con alcune pause per imparare a conoscerci.
Una vita in salita, con spazi conquistati
un po' alla volta e poi la gioia
di essere giunti in cima alla salita.
Ma poi valanga di periodi difficili,
di vecchiaia, di malattia, e i miei piedi
che volavano per ospedali, per poi fermarsi,
a lungo, accanto a chi soffriva, a chi aveva bisogno di me.
Adesso il tempo sembra immobile,
ha spento emozioni, energia. I miei passi sono più lenti,
i miei occhi si guardano intorno cercando piccole cose
che aiutano a vivere.
Sono chiusa tra piccoli spazi, circondata da mura visibili e invisibili.
Ho bisogno di respirare spazi immensi per ritrovarmi,
avrei bisogno di qualcuno che mi capisse profondamente,
che conoscesse la mia vita davvero, ma credo non ci sia più nessuno
e temo di morire inutilmente, lasciando dietro di me
qualcuno che non ha ancora imparato a conoscermi.
lunedì 22 agosto 2011
The Australasian: I fratelli malesi.
The Australasian: I fratelli malesi.: E’ notte piena. Dalla mia postazione vedo i tetti di Melaka , le guglie della cattedrale che sembrano di cartone . La luna gioca a nascondi...
domenica 14 agosto 2011
giovedì 4 agosto 2011
The Australasian: Aspettando il fratellone. A KL.
The Australasian: Aspettando il fratellone. A KL.: "Sono da poco tornato all’ovile dal Ture a Kuala Lumpur . Dopo un certo cazzeggio a KL , ho puntato dritto al nord ovest della Malaysia , ne..."
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