Cosa resta di me??... Molto poco direi.. Ho perso molto... La Vita mi porta via sistematicamente i momenti positivi o, addirittura felici....
Ma stasera vorrei ricopiare alcune pagine scritte il 17 aprile 2001 di un periodo del mio passato remoto...
S'intitola appunto: RICORDI DI UNA VITA LONTANA
"La dolce Maria!!... Quando penso a mia madre, ora, è questa l'espressione che mi viene sulle labbra...
Forse perchè rappresenta il senso di quella che è stata la vita della mia famiglia, per quello che la mia esperienza e i miei ricordi mi hanno permesso di comprendere.
Tanti sogni, tante speranze puntualmente infranti addosso a mura enormi fatte di scelte sbagliate, di situazioni difficili, di incomprensioni, fondamentalmente di mancanza di amore...
Se penso al mio passato vedo tante giornate piene di luce, tante persone muoversi sulla scena della mia vita, persone che combattevano tra di loro, o contro le difficoltà procurate da chi era stato generato da loro.
I ricordi più belli risalgono alla mia infanzia. Forse l'unico periodo della mia vita in cui io sono stata veramente me stessa, indipendente da tutto e da tutti. Avevo creato un mondo tutto mio fatto di giochi di gruppo, di giochi in solitaria con le bambole, di disegni, di libri di fiabe o di avventure...
Un mondo molto vivo nel quale io ero protagonista assoluta... Forse non mi ponevo il problema di amare o di essere amata da coloro che avevo vicino... Vivevo semplicemente con loro la mia vita con forza, con vitalità, con tantissima fantasia..
Le uniche coccole che ricordo risalgono alla prima infanzia quando mia madre mi cullava seduta su una sedia in cucina, dopo aver preparato un succhiotto con una pezza bianca, la mollica di pane passata nello zucchero e legata all'interno della pezza con del filo. Prendeva queste cose dalla credenza in ciliegio appoggiata al muro. Poi si sedeva vicino al tavolo della cucina e mi infilava in bocca il succhiotto (io succhiavo e sentivo il gusto dello zucchero)... Cullandomi cantava: "Din don dan le campane di Mortenton
le sonavan notte e dì, lebutavan giù le porte..... Volta la pagina ghe se un re, un re e una regina... ecc."
Per ricevere le coccole da mio padre invece, che era quasi sempre burbero, mi sedevo sulle sue ginocchia e strofinavo il mio viso sul suo perchè mi divertivo a farmi pungere dalla sua barba... Questo era il massimo per me!!!... Oppure giocavo con l'orologio che teneva nel taschino dei pantaloni, un orologio con la catenella...
La nonna materna Angelina, che viveva con noi, è stata in un certo senso un personaggio, diremmo adesso, mitico della mia infanzia. La ricordo quasi sempre seduta su una sedia vicino alla credenza. Non sorrideva quasi mai, penso per un senso di autorevolezza che sentiva di ricoprire in casa... Era senza denti, non voleva portare la dentiera, quindi il suo naso prominente si notava di più, ma non in maniera sgradevole. Indossava sempre un vestito nero lungo fino a quasi le caviglie, le calze spesse, le ciabatte.
Aveva la mania di "tabacare", che significa tirare su con il naso il tabacco in polvere, che allora si comprava dal tabaccaio per poche lire. Te lo dava in piccoli cartoccetti di carta qualunque.
Mia madre e mia nonna, secondo me, si amavano tantissimo pur con quella riservatezza di un tempo...
Forse erano le uniche persone della famiglia che allora si volevano veramente bene. Mia madre probabilmente riversava in sua madre l'affetto e la dedizione che non era riuscita ad ottenere dal suo matrimonio. Tra loro ci deve essere stata un'intesa segreta che sfuggiva alla vista.
Questa unica nonna che io ho conosciuto rappresentava in un certo senso un simbolo della mia infanzia.
Era una persona con la quale stavo bene anche se tra noi c'era silenzio. Lei si divertiva, senza darlo a vedere, a raccontarmi storie paurose riguardo a mostri che scendevano dalla cappa del focolare.
Io mi divertivo a farla arrabbiare prendendola in giro imitando il personaggio di una rubrica radiofonica che parlava come una cornacchia. Allora era tutto un gridare: io e mio fratello Ezio prendevamo in giro la nonna, la nonna che si arrabbiava con la mamma, la mamma che si arrabbiava con noi!!!... Una vivace confusione in cui io e mio fratello sembravamo cattivi...
Mio padre era spesso assente, anche se era presente... Era stato messo da parte dalle donne di casa perchè "era quello che non sapeva comportarsi"...
Mia madre poi penso che lo odiasse e certe volte mi sembrava che non volesse bene neanche a me......"
Fine della prima puntata... Di cose da raccontare ce ne sarebbero... ma non so se riuscirò a farlo perchè il passato, a questo punto della mia vita, sembra tanto lontano...
(Spero di non aver commesso errori perchè non ho voglia di rileggere... ;)