domenica 28 luglio 2013

Com'ero...

Stamattina entrando nella gelateria vicino casa, ho attirato l'attenzione di una signora che mi conosceva "a mia insaputa"... :)
Più che altro conosceva mio marito ed era sua cliente prima che lui si ammalasse.
Mi si è avvicinata e mi ha chiesto se ero la moglie di ...
Mi ha chiesto come stava mio marito e, ad un certo punto, tra uno scambio di notizie e l'altro, diceva di ricordarsi quando ero magrissima (e ha indicato il dito mignolo) ... e che ero proprio "un fiore"...
Uaoh!!!!!.......... Allora qualcuno si ricorda di quando ero magra e in forma!!!!
Pensa un po' quanta nostalgia ho di quel periodo che, credevo, sarebbe durato per sempre...
Ma condividere la propria vita con una persona ammalata, che limita la tua libertà sotto vari aspetti, è stressante.
A lungo andare, quando la malattia dura per anni, perdi energia, perdi la voglia di crearti opportunità.
Vedi i figli che sono liberi di vivere la loro vita, gli amici pure...
E cominci a rinunciare, trovi che sia difficile uscire dal tuo cerchio, e ti chiudi dentro, perdendo anche la speranza che qualcosa cambi, che la tua vita possa cambiare e tu a tornare ad essere liberamente te stessa...
Per quello che le situazioni di vita pesanti ti appesantiscono dentro e fuori.
Non riesci più ad essere te stessa e non sei più libera di vivere la tua vita.
Se poi non puoi contare su nessuno oltre che su di te, è ancora più difficile...
Non parlo volentieri di questi argomenti perché si rischia di fare la figura di chi si piange addosso...
Ma per me non è più così...

1 commento:

  1. Che futuro si puo' immaginare per questo bambino ?
    http://www.empowernetwork.com/8success/files/2013/01/Nick-Vujicic_baby.jpg

    Nascere senza gambe e senza braccia direi che e' una partenza abbastanza "pesante", sembra lo scherzo di un cattivo gusto di un Dio cattivo. Sembra un bambino condannato dalla Vita a essere un poveraccio, limitato in qualsiasi aspetto relazionale, lavorativo e sicuramente a un vita triste e depressa, magari nemmeno degna di non essere vissuta.

    Eppure vediamo questo bambino, che si chiama Nick, diventato grande http://dealforhope.files.wordpress.com/2012/02/article-1196755-058dcdf9000005dc-866_634x784.jpg

    che non ha proprio l'aria depressa. E' diventato pastore protestante ed e' uno dei grandi motivatori a livello mondiale. Non solo. Si e' da poco sposato con una bellissima ragazza
    http://photography.ratishnaroor.com/images/nick-vujicic-pictures/nick-vijucic-wedding-shot.jpg
    e da pochi mesi ha avuto un bambino.
    Mi sembra che Nick Vujicic dalla sua situazione "pesante" sia uscito abbastanza bene.
    Nick per me e' un simbolo di quanto determinanti sono le convinzioni per la nostra vita.
    Il punto non e' quanto pesante e' la mia situazione ma quello che io credo.
    Ha attraversato qualche difficolta' Nick ? Possiamo immaginare di si, anzi no. Solo per trovare una tecnica per radersi da solo, quanto ci avra' messo ? Eppure a 8 anni ha capito che la sua debolezza era un dono e ne ha fatto la sua forza. Quello che credi della tua vita, sara' quello che avrai e non ti salvera' nessuno, se non te stesso.

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